Un dialogo con e per i giovani. Al teatro Pirandello di Agrigento, giovedì 12 dicembre, una folta platea di giovani ha assistito con interesse all’evento “Polvere di gesso per un’alleanza educativa tra famiglia, scuola e società”.
L’incontro è stato organizzato da Conflavoro Sicilia e fortemente voluto dal segretario regionale e vice presidente nazionale dell’associazione delle piccole e medie imprese, Giuseppe Pullara. Conflavoro crede nel potenziale dei giovani ma anche che bisogna inculcare oggi in loro rispetto e responsabilità. La manifestazione è stata occasione di riflessione su cosa permette di mobilitare i ragazzi, di accendere la curiosità di conoscere ed imparare, di sviluppare non solo conoscenze disciplinari, ma anche competenze personali, anche in contesti complessi e sfidanti.
Partendo dalle riflessioni del libro “Polvere di gesso (come vincere dopo 28 bocciature)” di Giuseppe Pullara, è stato avviato un dialogo con una rappresentanza di ragazzi delle quarte e quinte classi della scuola superiore di secondo grado del territorio per motivarli a non mollare, a lottare e perseverare affinché raggiungano i propri sogni, soprattutto, nel campo lavorativo. Ad aprire la manifestazione i saluti del vice prefetto vicario, Massimo Signorelli e dell’assessore comunale di Agrigento, Carmelo Cantone, delegato dal sindaco Miccichè, assente per impegni istituzionali Ad intervenire sul palco del Pirandello l’assessore all’istruzione del comune di Agrigento, Gioacchino Alfano; l’imprenditrice Alessandra Di Salvo; la sociologa e responsabile del centro “Telefono aiuto” di Agrigento, Antonella Gallo Carrabba; la psicologa e psicoterapeuta, Valeria Nobile e il docente UniPa, Alfio Russo.
E, poi, dibattito con Giuseppe Pullara che ha invitato i ragazzi a non indietreggiare, a raccogliere il meglio da ogni fallimento perché c’è sempre qualcosa di buono e lo fa con la sua autobiografia dove, tra le tante cose, racconta di un giovane con un sogno nel cassetto: diventare ingegnere aeronautico. Un sogno che diventa realtà con la proclamazione nella facoltà di ingegneria di Palermo, nonostante 28 bocciature consecutive e 13 nel normale percorso universitario.
“L’incontro al teatro Pirandello di Agrigento-dice il vice presidente nazionale di Conflavoro e autore di Polvere di gesso, Giuseppe Pullara- è stato l’inizio di un progetto che vuole mettere insieme le realtà del territorio, scuole, associazioni, famiglie e istituzioni, al fine di dialogare con i ragazzi. Io credo in questi nostri giovani e la loro compostezza, attenzione e ascolto per tutta la manifestazione ha confermato che i nostri ragazzi conoscono bene le parole “RESPONSABILITA’ E RISPETTO” che sono stati il centro dell’incontro che Conflavoro ha fortemente voluto. Voglio ringraziare davvero- continua Pullara– gli studenti e i doventi dell’Ambrosini, del Fermi, dello Sciascia, del Politi e del Martin Luther King. Solo una rappresentanza di ragazzi che saranno ambasciatori di quanto detto ieri mattina con la speranza di arrivare a più giovani possibili. Abbiamo voluto dialogare per i giovani e con i giovani: il dialogo serve. Con le parole si può muovere il mondo… sono rischiose, è vero ma possono cambiare il corso delle cose. O semplicemente essere belle da ascoltare, come lo sono state oggi. Dialogare con gli altri valorizza la partecipazione dell’Io come elemento di una comunità. Ma anche il dialogare con se stesso è altrettanto utile per ogni ragazzo, per comprendere la realtà che lo circonda e la sua posizione in essa, per acquisire consapevolezza delle dinamiche di mutamento che lo attraversano, e provare ad interpretarle. Noi non ci fermiamo- conclude e continueremo a portare avanti questo dialogo.”
L’evento del 12 dicembre scorso, patrocinato dal comune di Agrigento, ha messo insieme numerose associazioni provinciali con il motto “Insieme si può” e ha visto la partecipazione straordinaria del liceo Martin Luther King di Favara: i ragazzi del laboratorio teatrale, guidati dalla docente, Arianna Vassallo, hanno portato in scena una emozionante rappresentazione sulle note di “Sogna, ragazzo sogna”.