Attività produttive, dalla Regione oltre 68 milioni per ricerca e innovazione. Pullara: “C’è una Sicilia di innovazione ed innovatori che vuole provare a cambiare rotta”

8 Gennaio 2025

Il 2025 porta un’opportunità da cogliere per le imprese che intendono innovare e affrontare i cambiamenti.

Il governo siciliano fa la propria parte e punta a organizzare le risorse e a far fare un salto di qualità alle PMI che vogliano sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e innovazione e introdurre tecnologie avanzate. La Regione ha pubblicato l’avviso “Sicilia opportunità per la ricerca e le infrastrutture”, che si inserisce nell’ambito della priorità 1 del Pr Fesr Sicilia 2021-2027 (Azione 1.1.4) per “Una Sicilia più competitiva ed intelligente”.  La dotazione finanziaria attuale è di 68,2 milioni di euro, con possibilità di incrementare le risorse di oltre 3,7 milioni, fino a raggiungere un importo complessivo di 72 milioni di euro. 

“C’è la volontà di investire sull’innovazione tecnologica, considerata una leva essenziale per la competitività industriale- dice il vice presidente nazionale e segretario regionale della Sicilia di Conflavoro, Giuseppe Pullara-. L’innovazione rappresenta una importante leva per il futuro delle imprese. La Sicilia può puntare su una popolazione relativamente giovane (è la terza regione più giovane d’Italia), un network industriale con dei poli significativi, su una posizione geografica strategica nella zona mediterranea, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle nuove forme di energia. C’è una Sicilia di innovazione ed innovatori che vuole provare a cambiare rotta, soprattutto per arginare la fuga dei talenti giovanili e favorire il rientro di quelli che hanno lasciato l’isola negli ultimi 10-15 anni. C’è il  desiderio di voltare pagina e costruire.”  L’azione della Regione agevola due tipologie di interventi: la creazione di nuove infrastrutture di ricerca (Ir) e il loro ammodernamento (dagli interventi strutturali ai nuovi allestimenti tecnologici), ma anche la realizzazione o il potenziamento di infrastrutture di prova e sperimentazione (Ips), ossia laboratori dove le imprese possono testare e sviluppare innovazioni.

Il progetto candidato alle agevolazioni deve avere un importo compreso tra 5 e 20 milioni di euro. È anche possibile destinare fino al 30 per cento del budget ad attività di ricerca industriale strettamente connesse all’infrastruttura. Beneficiari delle agevolazioni sono gli organismi di ricerca già inseriti nel Piano nazionale delle infrastrutture di ricerca (Pnir) o partner di infrastrutture della roadmap Esfri (European Strategy Forum on Research Infrastructures). Questi soggetti possono presentare i loro progetti sia singolarmente sia in partenariato con altri organismi di ricerca e imprese, promuovendo così la collaborazione tra i principali attori dell’ecosistema dell’innovazione. Gli interventi dovranno essere realizzati nel territorio della Regione Siciliana. Per gli organismi che non svolgono prevalentemente attività economica, il contributo può raggiungere l’80 per cento dei costi ammissibili. Particolare attenzione viene posta alla creazione di reti e sinergie: viene premiata la capacità di collaborazione tra infrastrutture di ricerca regionali ed europee, con l’obiettivo di generare ricadute concrete sul sistema imprenditoriale siciliano, come anche di proficua e fattiva collaborazione tra infrastrutture di ricerca e imprese. Le domande potranno essere presentate attraverso la piattaforma dedicata dalle 12 del 31 marzo alle 12 del 30 aprile 2025, secondo le modalità previste dall’avviso, consultabile a questo link: https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/servizi-informativi/decreti-e-direttive/pr-fesr-20212027-ddg3633s52024del-30122024-approvazione-avviso-azione-114sostegno-alle-infrastrutture-ricerca-allegato

Leggi anche

news-1
opportunità
13 Gennaio 2025

Lavoro, benefici per chi assume donne. Giuseppe Pullara (Conflavoro): “Promuovere meritocrazia e l’effettiva parità di genere”

news-1
opportunità
13 Settembre 2024

Mutui, dalla Regione un bando per aiutare le imprese siciliane. Conflavoro: “Stimolare il tessuto produttivo deve essere una priorità”

img-whatsapp