Il segretario regionale, Pullara: “Vogliamo una Sicilia che abbia una visione economica lungimirante”.
Meno reddito, più occupazione ma precaria, più anziani, diminuzione della natalità. Quella che viene fuori dal rendiconto sociale 2023 dell’Inps Sicilia è una realtà contradditoria, come sottolinea il segretario regionale e vice presidente nazionale di Conflavoro, Giuseppe Pullara. “Bassi redditi e precarietà significano, nel lungo periodo, basse pensioni e povertà sociale-continua-. Il lavoro povero è ormai una questione nazionale su cui diventa urgente intervenire partendo dall’imprenditoria. Le piccole e medie imprese, che rappresentano la maggior parte del tessuto economico , spesso non riescono a offrire salari competitivi a causa delle loro limitate risorse finanziarie. Limitatezza di risorse che naturalmente incide direttamente sulla capacità delle PMI di offrire retribuzioni elevate. Pesa, poi, il costo del lavoro. Le imprese sono ostacolate da aliquote contributive fra le più alte in Europa, soprattutto per quel che riguarda la previdenza. In Sicilia, un’azienda spende in media 27,9 euro ogni ora ma della retribuzione lorda fanno parte solo 20,2 euro. Le grandi aziende, meno prevalenti, hanno invece bilanci più robusti e una maggiore capacità di generare profitti su larga scala, e possono permettersi di attrarre e trattenere talenti offrendo stipendi competitivi e benefit aggiuntivi. Le PMI devono spesso operare in un contesto di margini di profitto ristretti, il che le obbliga a contenere i costi, inclusi quelli del personale.”
Per cercare di affrontare le criticità legate al mondo del lavoro, la Regione siciliana ha predisposto un bando che permetterà alle imprese di richiedere gli incentivi per l’assunzione di personale; si tratta di un beneficio di 10 mila euro per ciascuno dei tre anni. Da mercoledì prossimo, 18 settembre, le aziende interessate potranno presentate le domande a sportello tramite un’apposita piattaforma.
Conflavoro Sicilia promuove e rappresenta le imprese siciliane, anche attraverso un rapporto diretto con le istituzioni.
“Il nostro obiettivo è il rilancio del tessuto imprenditoriale e la tutela di quelle realtà che fanno del nostro territorio una terra fertile e ricca di opportunità – conclude il vice presidente nazionale -. Vogliamo una Sicilia che abbia una visione economica lungimirante e che metta al centro chi crea reddito”
