Conflavoro Sicilia e le sfide per il territorio: intervista a Giuseppe Pullara

19 Luglio 2024

Prevenzione, formazione, semplificazione, sicurezza, attenzione al territorio. Conflavoro PMI Sicilia mette ogni giorno l’energia e l’entusiasmo di chi vuol essere protagonista del tessuto imprenditoriale.

Una confederazione capace di garantire ai propri associati un ventaglio di servizi completo, professionale e aggiornato. Abbiamo ripreso e affrontato diverse questioni con il segretario regionale e vice presidente nazionale di Conflavoro PMI, Giuseppe Pullara.  Quello delle Piccole e medie imprese, ad esempio, che rappresentano il cuore pulsante della nostra economia.

Nel 2023 c’è stato un aumento del Pil, il prodotto interno lordo, del 2,2 per cento; la Sicilia ha registrato il dato migliore tra tutte le regioni italiane. Un bel risultato

Credere nella Sicilia e nel Sud significa avere fiducia nel potenziale, riconoscendone le risorse, le capacità e le opportunità di sviluppo. Le piccole e medie imprese rappresentano il motore dell’economia meridionale. Conflavoro mira a tutelare queste aziende in ogni modo possibile, sostenere le loro attività, attraverso l’accesso al credito, la formazione e l’innovazione, per favorirne la crescita. Occorre sicuramente fare squadra, oltre che tra imprese con le Istituzioni, i cittadini e le associazioni di ogni tipo, poichè collaborando si creano ottimi asset per lo sviluppo complessivo della regione. Come nel caso della promozione del territorio, per esempio, far conoscere le eccellenze della Sicilia, dai prodotti tipici all’artigianato, al turismo, è fondamentale per attrarre investimenti e creare nuove opportunità di lavoro”.

La Sicilia non brilla sul lavoro regolare ma sono tanti gli imprenditori a norma, anche sulla sicurezza.

“Sicuramente il lavoro nero danneggia le imprese che operano nel rispetto dei contratti collettivi che noi, tra l’altro, come associazione datoriale, sigliamo da anni. Oggi sono tante le aziende che rappresentiamo e che hanno raggiunto, perfino elevati standard di sicurezza vantando, inoltre, il traguardo di zero infortuni sul lavoro. Resta fondamentale sensibilizzare e fornire gli strumenti giusti affinchè la sicurezza sul lavoro possa diventare eccellenza per ogni azienda e porre, sempre, condizioni normative e pratiche favorevoli per le assunzioni a norma di legge”.

Conflavoro ha lavorato molto sull’intelligenza artificiale, riuscendo a determinare, nei contratti collettivi nazionali, gli istituti contrattuali migliori, sia per i lavoratori dipendenti sia per le aziende. Insieme a Fesica e Confsal è stato sottoscritto l’accordo modificativo ed integrativo del CCNL Commercio, con la possibilità di individuare nuove figure addette all’Intelligenza artificiale. 

“Il CCNL, tra le altre cose, riconosce la necessità di creare delle figure di raccordo all’interno delle aziende rientranti nel campo di applicazione del contratto che possano gestire e coordinare l’introduzione degli strumenti di Intelligenza artificiale in azienda, in modo costruttivo e responsabile. Le due figure in questione, l’addetto senior gestione e coordinamento IA e l’esperto in etica dell’IA e responsabilità,  avranno, tra le altre cose, lo scopo di valutare l’impatto che l’introduzione dell’IA potrebbe avere in azienda, tenendo sotto controllo il rischio sostituzione per le mansioni più interessate, cercando di valorizzare il più possibile ogni risorsa umana.”

Giuseppe Pullara è anche docente, ha molto a cuore le nuove generazioni e il loro futuro professionale. Qual è la sua idea?

I giovani devono essere adeguatamente formati e incentivati. Con Conflavoro PMI lo ribadiamo da sempre: non c’è crescita occupazionale ed economica senza un’adeguata formazione che sappia centrare le esigenze reali di un territorio e delle aziende che lo popolano. Le nostre PMI devono avere le stesse possibilità di quelle degli altri Paesi Ue. Gli investimenti nelle politiche giovanili sono diminuiti progressivamente, e i programmi europei non hanno avuto impatti significativi. I giovani siciliani chiedono attenzione, desiderano essere protagonisti del proprio futuro e sperano che la situazione cambi per poter contribuire allo sviluppo dell’isola. La Sicilia può cambiare. Io ci credo. Credo, soprattutto, nei giovani.”

Conflavoro è da sempre attenta alle donne. Lo scorso marzo, a Palermo, la confederazione è stata tra i protagonisti di  “Rinascita donna”, un protocollo d’intesa per tutelare le  vittime di violenza di genere e assicurare loro sostegno formativo e tutti gli strumenti verso l’indipendenza economica. 

In Sicilia circa una donna su due è stata vittima di violenza economica almeno una volta. E’ il fenomeno che si verifica quando l’uomo gestisce da solo il budget familiare precludendo alla donna libertà ed indipendenza economica. Insieme a questo drammatico record nazionale, bisogna considerare il debole tasso di occupazione femminile del 30 per cento, contro il 51 per cento della media nazionale. Grazie ad un accordo con gli enti che assistono le vittime di violenza, saranno verificate le competenze delle donne disponibili a lavorare che saranno, poi, formate a livello professionale e in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro dall’associazione degli ispettori Atisl. E’ tempo che le aziende cambino passo, concretamente. Tanto è stato già fatto ma tanto si deve ancora fare, soprattutto per le imprenditrici del meridione.”

Conflavoro è pronta per l’assemblea nazionale in programma il prossimo 26 settembre?

 “Siamo prontissimi. Quest’anno il motto è “L’impresa chiamò”. Confavoro apre le porte al dialogo tra politica e istituzioni in un evento imperdibile. Un’occasione unica per confrontarsi con rappresentanti del governo e del parlamento sui temi cruciali del nostro tempo e sui provvedimenti necessari per un rilancio dell’imprenditoria. L’evento si terrà al teatro Eliseo di Roma e la delegazione siciliana è già in movimento. Come ogni anno sarà un’esperienza particolare e sentita, occasione di confronto con i colleghi provenienti da tutta Italia su progetti, scelte, lavoro e futuro”.

 

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