“Se da una parte c’è chi si indebita per le vacanze, dall’altra ci sono le imprese che chiedono prestiti perché hanno bisogno di liquidità. Non per investire ma per mantenersi, per mantenere i dipendenti, pagarsi i debiti e coprire le spese operative”.
E’ la riflessione del segretario regionale della Sicilia e vice presidente nazionale di Conflavoro, Giuseppe Pullara, leggendo i dati del centro studi di Conflavoro secondo cui gli italiani, pur di non rinunciare a qualche giorno di relax, arrivano a indebitarsi.
Il budget medio per una vacanza nel 2024 è salito a circa 2.400 euro per famiglia. La spesa media pro capite per una settimana di ferie sarà di 615 euro a persona, con un incremento del 22% rispetto al 2023. Le spese complessive per le vacanze sono la diretta conseguenza dei tanti rincari degli ultimi anni, che oggi inevitabilmente coinvolgono anche tutta la filiera del turismo. L’incremento dei prezzi riguarda soprattutto le strutture ricettive (+23% rispetto al 2023), i servizi in spiaggia (+11%) e i trasporti (+26%).
In Sicilia c’è una forte “esigenza” di prestiti che servono a finanziarie viaggi e vacanze ma anche matrimoni e cerimonie e, poi, ci sono le imprese che, secondo Banca D’Italia , specie quelle più piccole, chiedono prestiti perché hanno bisogno di soldi.
“C’è la necessità di una maggiore consapevolezza e informazione finanziaria- continua Pullara-. Conflavoro PMI ha creato un dipartimento nazionale in ambito finanziario ed organizzativo per sostenere le imprese di tutto il Paese. Le aziende hanno bisogno di una burocrazia più snella, di risposte veloci e, soprattutto, di partner fortemente affidabili. La nostra Associazione vuole essere un vero e proprio facilitatore per le imprese, un collegamento fra queste, gli istituti di credito e i mediatori creditizi.”
Per tutte le informazioni a riguardo è possibile consultare il sito www.conflavorosicilia.it o chiamare il numero 3889397084.