“Investire nella sicurezza informatica per mantenere le imprese e i cittadini al sicuro nell’ambiente digitale”.
Lo dice il segretario regionale della Sicilia e vice presidente nazionale di Conflavoro PMI, Giuseppe Pullara, dopo l’operazione denominata “Action day” della polizia postale contro le truffe online, le frodi informatiche e gli accessi abusivi a sistemi informatici. Le attività hanno coinvolto oltre 160 operatori dei centri operativi per la sicurezza cibernetica e hanno riguardato 54 persone residenti in Sicilia, Campania, Puglia, Veneto, Calabria, Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Marche e Friuli Venezia Giulia. “Nel mirino dei truffatori– dice Pullara– ci sono semplici cittadini ma anche imprenditori. Non di rado, infatti, nelle sedi delle aziende, specie se di micro e piccola grandezza, arrivano richieste inaspettate di pagamenti. Bollettini che sembrano emessi dall’Agenzia delle entrate, dall’Inail e da altri enti statali. Ma anche, ad esempio, dalla Camera di commercio alla quale è iscritta l’impresa in questione.”
La Sicilia è al terzo posto in Italia tra le regioni che subiscono attacchi (8,4 %) dopo il Lazio (19,6%) e la Lombardia (13,6%). Le principali categorie di dati che sono oggetto di attacco rimangono, anche nel 2023, password, indirizzi e-mail, username, nome e cognome e numero di telefono. Queste informazioni circolano prevalentemente sul dark web e, pertanto, sono più vulnerabili.
E’, dunque, sempre utile tenere bene a mente il vademecum ‘Io non ci casco’, a cura dell’Antitrust, in cui sono riportati alcuni consigli a uso e consumo dell’imprenditore. E’ possibile scaricarlo sul sito dell’ Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato
“Si tratta di una piaga che Conflavoro PMI ha segnalato più volte” conclude il segretario regionale che invita gli imprenditori vittime a segnalare subito il fatto alla confederazione delle piccole e medie imprese chiamando gratuitamente il numero verde 800 911 958.