L’imprenditoria femminile in Sicilia: affrontare il calo e guardare al futuro

7 Aprile 2025

L‘imprenditoria femminile rappresenta un pilastro fondamentale per il progresso economico e sociale. Tuttavia, in Sicilia, il numero di imprese guidate da donne ha registrato un calo del 3,6% negli ultimi tre anni, secondo i dati di Infocamere. I settori maggiormente colpiti sono il commercio e l’agricoltura. Palermo, però, si distingue come un’eccezione positiva, mostrando un incremento dell’1,38% delle imprese femminili.
Per rispondere a queste sfide, è nata Conflavoro Impresa Donna che si dedica a supportare e valorizzare l’imprenditoria femminile.
Tra le azioni suggerite per sostenere le donne imprenditrici ci sono percorsi di sviluppo professionale e supporto strategico per affrontare le sfide economiche; creare fondi dedicati esclusivamente alle imprese femminili; facilitare il bilanciamento tra vita privata e carriera; contrastare stereotipi di genere che limitano la percezione del ruolo delle donne nel mondo imprenditoriale. La difficoltà di conciliare vita privata e lavoro è una tematica cruciale e complessa. Secondo una recente indagine di Conflavoro, intitolata “L’imprenditoria femminile in Italia tra crescita e ostacoli strutturali”,  il Sud Italia ospita mezzo milione di imprese femminili (37%), mentre la Lombardia guida la classifica con 182 mila aziende (15%), seguita da Lazio (147 mila; 10,4%) e Campania (137 mila; 10,1%). Queste tre regioni sono anche ai vertici in Europa, con la Lombardia prima assoluta (236 mila imprese femminili e lavoratrici autonome) e Lazio (194.500) e Campania (185 mila) nelle prime 10. Il Centro Studi Conflavoro evidenzia che molte donne, soprattutto lavoratrici, devono affrontare un carico significativo di responsabilità sia in ambito familiare che professionale. Tra gli ostacoli più comuni si trovano la mancanza di flessibilità lavorativa, le disparità salariali e le pressioni derivanti da ruoli tradizionali. Per migliorare questa situazione, sarebbe fondamentale adottare politiche aziendali che favoriscano il lavoro flessibile, promuovano l’uguaglianza di genere e garantiscano un supporto concreto, come programmi di mentoring e servizi di assistenza familiare. Questi interventi potrebbero non solo migliorare la qualità della vita delle donne, ma anche contribuire a rafforzare e stimolare lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale. Secondo Conflavoro Sicilia, sostenere l’imprenditoria femminile non è soltanto una questione di equità di genere, ma rappresenta un catalizzatore per il progresso economico e sociale. Investire nelle donne imprenditrici significa arricchire l’economia locale e costruire un futuro più prospero per tutti. L’iniziativa “Impresa Donna” di Conflavoro  è un passo fondamentale verso un cambiamento culturale e strutturale, dimostrando che, con un sostegno adeguato, le donne imprenditrici possono giocare un ruolo decisivo nello sviluppo della regione e del Paese.

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