Promuovere il Meridione e le sue eccellenze accademiche attraverso investimenti e maggiore cooperazione tra università, imprese e istituzioni, inserendosi in un quadro più ampio di politiche di sviluppo economico e sociale. E non solo.  Il Piano d’azione Ricerca Sud, presentato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, mira a favorire il rientro dei cervelli nel Sud Italia. Il Piano potenzierà gli asset infrastrutturali già esistenti grazie ai fondi stanziati dal PNRR e dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 e mirerà a produrre progetti di ricerca di alta qualità capaci di trattenere talenti, studenti e risorse nel Sud Italia.

Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, è convinta che l’Italia sia un Paese di persone talentuose e capaci e lo ha ribadito anche in occasione di una chiacchierata con il segretario regionale della Sicilia e vice presidente nazionale di Conflavoro, Giuseppe Pullara che ripone fiducia nel piano d’Azione di Ricerca Sud e afferma: “Il Meridione necessita di diventare maggiormente protagonista nel panorama europeo anche trattenendo talenti- dice Pullara. Troppi giovani lasciato la propria terra per il nord, come ho avuto modo di dire in più occasione, bisogna invertire la rotta e permette ai nostri ragazzi di rimanere e anche di poter tornare”.

In 365 mila in sette anni hanno fatto le valigie, 50 mila all’anno, per la maggior parte laureati. Anche intere famiglie partono per cercare lavoro. “Il sud ha bisogno di riscatto e lo avrà, dobbiamo essere fiduciosi”, conclude il segretario regionale della Sicilia e vice presidente nazionale di Conflavoro.