“La misura è una boccata d’ossigeno che mira a fornire un supporto economico agli agricoltori colpiti dalla crisi idrica ma anche a prevenire con investimenti sostenibili e innovativi”.
Il segretario regionale di Conflavoro Sicilia e vice presidente nazionale, Giuseppe Pullara, commenta così il sostegno alle imprese agricole annunciato dal governo Schifani: cento milioni di euro per dotare gli agricoltori siciliani di strumenti utili a contrastare e prevenire i danni causati dalla siccità. Cinquanta milioni sono già stati stanziati e saranno erogati attraverso un bando, pubblicato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura e relativo al Piano di Sviluppo Rurale 2014-22, misura 5.1, dal titolo “Sostegno a investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici”. Gli altri 50 milioni di euro saranno resi disponibili entro fine anno. “Conflavoro ascolta le esigenze e le preoccupazioni degli agricoltori, associati alla nostra associazione,- dice Pullara– e il grido è unanime, ovvero, prevenire in futuro le conseguenze legate alla siccità a causa della quale, e questo è solo un esempio, anche quest’anno, la produzione di olio in Sicilia sta toccando minimi storici. Si registrano perdite con cali della produzione. L’acquisto di un litro di olio si aggira intorno a 10 euro.”
I finanziamenti consentiranno la realizzazione e il miglioramento dei sistemi di razionalizzazione delle acque per le finalità agricole e zootecniche (compresa la lotta agli incendi), la realizzazione di bacini di infiltrazione per la ricarica delle falde e lo stoccaggio sotterraneo delle acque, il recupero e il trattamento delle acque reflue e l’introduzione di sistemi di misurazione, controllo, telecontrollo e automazione. E, ancora, la realizzazione di impianti di desalinizzazione a fini agricoli e di sistemi di gestione intelligente della risorsa idrica attraverso sistemi di mappatura del suolo attraverso dei sensori a distanza o in prossimità.
I beneficiari dei finanziamenti sono i singoli agricoltori o associazioni di agricoltori e gli enti pubblici, tra cui Comuni (anche consorziati tra di loro), enti gestori, enti pubblici delegati a norma di legge in materia di bonifica, a condizione che ci sia un collegamento tra l’investimento intrapreso e il potenziale produttivo agricolo.
La scadenza per l’esecuzione degli interventi finanziati è il 30 settembre 2025. I progetti possono avere un costo massimo di 300 mila euro, con un contributo pari all’80 per cento per interventi di prevenzione realizzati da singoli agricoltori e del 100 per cento per gli investimenti in infrastrutture relativi a interventi di prevenzione realizzati collettivamente da più beneficiari o da enti pubblici.
Il bando completo è consultabile al questo link.